Da Non Perdere a Valgrisenche
Il Campanile di Valgrisenche
Il Campanile di Valgrisenche
Otto è il numero delle campane che compongono il carillon. Cinque sono state realizzate nel 1905 dalla fonderia Mazzola di Valduggia in Valsesia; il bordone è stato aggiunto nel 1928, altre due campane nel 1967. Quanto a sapere quale di queste suggerì al reverendo Edouard Bérard, parroco di Valgrisenche per oltre cinquant’anni (1894-1949), i seguenti versi: ” … Il mio campanile è re di forza, di bontà Non teme né caldo né freddo, l’estate come l’inverno Ci richiama ai doveri della più santa osservanza; Il mio campanile è re di ammirevole costanza… ” La poesia non lo dice!
Cappella di Bonne
Esempio d’arte sacra alpina.
Cappella di Planté
La cappella di Planté venne fondata il 15 settembre 1681 per volontà degli abitanti del villaggio e di quelli limitrofi di La Frassy, Cheserolles, Darbelley e Chez Carral.
Cappella di Ceré
Missione divina.
Cappella di Prariond
La piccola cappella di Prariond sorge protetta tra le abitazioni del villaggio, addossata ad una imponente casa privata, e si individua solo grazie all’alto campaniletto dalla guglia slanciata.
La cappella di Revers
La cappella sorge isolata su un grande roccione a monte dell’abitato di Revers, primo villaggio che si incontra entrando nel territorio del comune di Valgrisenche, tanto che alcune case sorgono ancora su terreni di pertinenza del vicino comune di Arvier.
Cappella di San Grato
Secondo la tradizione l’origine della piccola cappella del lago di San Grato dovrebbe risalire al XIV secolo
Cappella di Mondanges
Cappella di Mondanges
“Sotto il cielo limpido e stellato dipinto sulla volta, la luminosa navata conduce fino all’altare neogotico, che una volta accoglieva le statue dei santi patroni della cappella, san Giuseppe e santa Barbara, e quella di san Francesco d’Assisi. Realizzate da Giovanni Comoletti nel 1891, ora si trovano nel museo d’arte sacra della parrocchia. Degli antichi arredi della cappella, si conservava un dipinto raffigurante la Sacra Famiglia con il Padre Eterno e la colomba dello Spirito Santo risalente al 1649, purtroppo trafugato nel 1982. Nel museo è tuttavia ancora conservata una bellissima Pietà scolpita in legno”.
La croce della Petite Traversière
Nel 1993 per il 6° centenario della fondazione della parrocchia sono state erette due croci ai limiti opposti del territorio di Valgrisenche.
La croce dell’Invergnou
La croce posta sulla cresta dell’Invergnou, sopra il Monfortchà, è stata collocata il 6 agosto 1987. È stata posta come ringraziamento per la bellezza delle montagne.
La croce del “bon Jozé”
La croce in ferro è stata posta nel 1951 in memoria di Joseph Frassy, da tutti soprannominato “le bon Jozé” (il “buon Giuseppe”) e ricordato come una persona generosa, altruista e sempre positiva.
La croce della missione di La Torna
La croce in ferro è stata posta sulla grande roccia al Pra de la Péra (a La Torna) il 13 novembre 1960 a conclusione della missione.
La croce della Missione di Bonne
Salendo al villaggio di Bonne lungo la strada carrozzabile, si incontra una grande croce in ferro posta in occasione della Missione del 1975.
Il monumento del Col du Mont
Il monumento è stato realizzato nel 1953 per volontà dell’acciaieria Cogne di Aosta.
La croce del Col du Mont
La croce posta al Col du Mont segna un importante luogo di passaggio e di comunicazione attraverso le Alpi.
La croce del capitano Domenico Aresi
È una semplice croce di legno, un po’ consunta, fissata con il filo di ferro ad una roccia, posta nel luogo dove il 22 luglio 1940 perse la vita un militare di stanza a Valgrisenche.
La croce dell’Épée
Il Cristo crocifisso è stato collocato nel 1989 su iniziativa dei gestori del Rifugio dell’Epée.
La croce dei Quattro Denti
La croce giubilare della becca dei Quattro Denti (2600 metri) è stata posizionata nell’agosto del 2000 per volere del consiglio pastorale della parrocchia di Valgrisenche.
La croce dei Tos
La croce dei Tos è stata collocata il 7 luglio 1906 per invocare la protezione divina sul sottostante villaggio di Gerbelle.
La roccia (rotse) dou dz’ario
La grande pietra che si incontra lungo la strada regionale in località Crou è la cosiddetta roccia dou dz’ario.
La croce della missione del Temeley
Dopo la frana del 30 giugno 1905 provocata dal torrente Temeley, che rovinò l’abitato e la campagna di Gerbelle.
La croce di Planté
La croce in legno situata poco a monte del villaggio di Planté, vicino al canalone di Costa Marc, è stata scolpita da François Béthaz di Champrotard (Villeneuve) e collocata nel luogo nel 2001 da Maurice Frassy.
La croce di missione di Ceré
Una bella croce in ferro è posta su una roccia sopra il villaggio di Ceré, fissata ad un basamento in pietra e ancorata mediante due aste in ferro che l’hanno protetta dal soffio della valanga.
La croce di Revers
Nel 1993 per il 6° centenario della fondazione della parrocchia sono state collocate due croci agli estremi del territorio di Valgrisenche.
L’oratorio di Mondanges
L’oratorio di Mondanges, che custodisce una statua della Madonna di Lourdes, spicca per il colore giallo delle pareti analogo a quello del retrostante complesso del Foyer de fond.
L’oratorio di Plaré de l’Ar
Particolarmente suggestivo è il piccolo oratorio di Plaré de l’Ar, scavato in un grande masso posto lungo la strada che conduce all’Alpe Vieille.
L’oratorio della Grand’Alpe
L’oratorio della Grand’Alpe è detto anche “oratorio di Marietta” poiché è stato costruito nel 1950 per mantenere fede ad un voto espresso da Marietta Viérin (1887-1948), le cui iniziali sono incise sulla base della nicchia scavata nella roccia.
L’oratorio di Gerbelle
Il piccolo oratorio di Gerbelle custodisce nella nicchia chiusa dalla grata in ferro una statua della Vergine.
L’oratorio del Dar
Nascosto dietro la grande roccia detta del “Dar” sorge un piccolo oratorio bianco con il tetto a due falde. La nicchia ospita una statua della Vergine.
La cappellina di Plan Tsan
L’oratorio di Plan Tsan nel bosco di La Frassy è uno dei più suggestivi della Valgrisenche. È costituito da un grande masso roccioso, nel quale è stata scavata una nicchia che custodisce la statua della Vergine.
L’oratorio di Françoise Frassy
Il piccolo oratorio che si trova lungo la strada regionale, inserito nel muro di contenimento, sotto il villaggio di La Béthaz, custodisce una statua della Vergine.
L’oratorio di Louis Béthaz
Nel pianoro di Plan di Motte, situato tra i villaggi di Ceré e La Béthaz, si trova una grande roccia in cui è scavata una piccola nicchia in ricordo di Louis Béthaz, sindaco di Valgrisenche.
L’oratorio di Revers
Coperto da un tetto a due falde, l’oratorio di Revers custodisce al suo interno una statuetta della Madonna in Lourdes. La costruzione risale alla metà del XIX secolo.
Il monumento ai caduti per la patria
Il monumento ai caduti per la patria è stato inaugurato il 7 settembre 1921 per ricordare il pesante tributo pagato dalla comunità di Valgrisenche nel corso della Prima Guerra mondiale.
La cappella di Usellières
Dedicata a san Leodegario (Saint Léger), la cappella, sconsacrata ed espropriata in relazione alla costruzione della diga nel 1952, è attualmente di proprietà privata.
La cappella di Surier
La piccola finestrella a croce della facciata consente di distinguere la cappella di Surier dalle altre case del villaggio, tristemente segnato nel 1944 prima da un incendio e poi dall’uccisione di due partigiani e in seguito nel 1952 dal forzato abbandono da parte degli abitanti, determinato dalla costruzione del bacino artificiale.
La cappella di Fornet
Dedicata all’Assunzione della Vergine e a san Giocondo, la cappella di Fornet rappresentava il più antico luogo di culto della Valgrisenche, già esistente nel XII secolo alle dipendenze dell’Ospizio del Piccolo San Bernardo.
La cappella di Beauregard
La costruzione negli anni Cinquanta del Novecento di una grande diga nella parte alta della Valgrisenche determinò l’evacuazione definitiva di cinque villaggi abitati tutto l’anno, le cui case furono successivamente sommerse dalle acque.
La cappella di Rocher
La cappella, dedicata alla Vergine addolorata, sorge a monte del piccolo villaggio e, dato il forte pendio del terreno, la porta di accesso è preceduta da una ripida scaletta in pietra.
Il museo parrocchiale
Il museo d’arte sacra, riallestito nel 2013, espone una ricca collezione di arredi e suppellettili sacre appartenenti alla chiesa parrocchiale e alle cappelle.
Valgrisenche : Tutti i siti in video
Un saggio degli itinerari di arte Sacra
Carta dei siti e brochure
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Gli oratori
Un’aria protettiva.
Le croci della montagna
Delle missioni multiple.
La Vergine del Capoluogo / La Vergine del Rutor
Il culto di Maria.
Cappella di le Châtelet
Spiriti delle cappelle.
Cappella di la Carrà: Santuario di Plontaz
Sito incantevole.
Cimitero di Valgrisenche
Omaggi postumi.
Chiesa parrocchiale
Una storia in due tempi.