Cappella di San Grato

LA CAPPELLA DEL LAGO DI SAN GRATO: TUTTI SI FERMANO PER AMMIRARLA

Secondo la tradizione l’origine della piccola cappella del lago di San Grato dovrebbe risalire al XIV secolo. A quell’epoca le reliquie di san Grato, santo vescovo della città di Aosta, vissuto nel V secolo, e patrono della diocesi, erano state trafugate dalla cattedrale di Aosta.

 

Degli operai di Fontainemore, che lavoravano in Savoia, riuscirono fortunosamente a ritrovarle e le riportarono ad Aosta passando dal Col de la Sachère in Valgrisenche. Arrivati al lago, si fermarono poco oltre le sue sponde e in quel luogo sarebbe stata costruita la piccola cappellina dedicata al Santo. Il passaggio delle reliquie determinò la dedica al santo del lago, del vallone e anche della parrocchia di Valgrisenche, eretta di lì a poco (1392). 

 

Da tempo immemorabile, ogni anno il 5 agosto i fedeli di Valgrisenche salgono alla cappella in processione cantando e recitando ininterrottamente salmi penitenziali e litanie mariane per invocare la protezione di Maria e di san Grato contro il pericolo delle valanghe e per rendere fecondo il raccolto dei campi. La piccola cappella in pietra è stata ricostruita intorno negli anni 1988-1989.

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SULLE ORME DI SAN GRATO, IL SANTO PATRONO

Ogni anno, la mattina del 5 agosto, li vedo andare in processione per commemorare il ritorno delle mie reliquie dalla Savoia alla Valle d’Aosta. La processione li porta dalla chiesa parrocchiale del Capoluogo fino al lago di San Grato, così chiamato in memoria del passaggio delle mie reliquie; con due fermate per celebrare la messa, una all’alpeggio della Grand Alpe, l’altra davanti alla cappella del Lago di San Grato, costruita lì dove le mie reliquie fecero una pausa. Quindi, ritornano attraverso gli alpeggi dell’Alpe Vieille, passando vicino all’oratorio di Plaré de l’ar, dove troneggia una statua con la mia effigie. Il tutto accompagnato dal canto di salmi e litanie che invocano la Vergine e i santi.
Tutto ciò per cosa? Affinché li protegga dalle valanghe e faccia fruttare i raccolti. Onestamente, se bastasse camminare nei miei passi per essere al riparo da tutto, si saprebbe!
Ma, allo stesso tempo, se non lo si facesse, solo Dio sa cosa accadrebbe…”

Anecdote
LA ROCCIA DI SAN GRATO: SEGNO NATURALE DEL CAMMINO DI FEDE

Esistono luoghi dove praticare la propria fede, altri che perpetuano le leggende, e altri ancora dove le due cose si confondono. La “Roccia di San Grato” è uno di questi. Si racconta che il giorno della festa patronale, nel 1683, un gruppo di giovani avesse deciso di non partecipare alla messa, preferendo andare a ballare in un fienile vicino alla chiesa. Fu allora che una pioggia torrenziale si abbatté sul paese, staccando un’enorme roccia dalla montagna Aouille.
Precipitata sul fienile, la roccia uccise tutti i giovani ballerini. In montagna, è fortemente sconsigliato deviare dai sentieri della fede!

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Cappella di San Grato

CAPPELLA DEL LAGO DI SAN GRATO
LOC. LAGO DI SAN GRATO

LON. 7.000233° LAT. 7.000233°

2463m

Altitudine

  • pied

Accesso

Ici plus qu'ailleurs, le patrimoine c'est sacré