La Vergine del Capoluogo / La Vergine del Rutor

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LA DEVOZIONE ALLA VERGINE

“All’ingresso del Capoluogo o sulla vetta del Rutor, dalla Cappella di Revers fino a quella di Châtelet, all’Oratorio del Dar come al museo della parrocchia, su una pietra di Chez Carral o su una roccia del Plan Vaudet, sono ovunque vi guidano i vostri passi, per proteggervi meglio. Scolpita nel legno o intagliata nella pietra, dipinta su una tela o incisa su una targa, vestita di bianco o adorna d’oro, sono la Vergine e immacolata, come questa neve che amate tanto.
L’unica differenza è che vi rivolgete a me per chiedere protezione quando le stesse nevi si fanno minacciose o invasive. Così come fecero gli abitanti di Fornet nel 1758, fondando una messa da celebrare nell’ottava di Nostra Signora della Neve”.

Anecdote
LA VERGINE PROTETTRICE DURANTE LA GUERRA

Vicino agli alpeggi della Grand’Alpe si trova una cappella scavata nella roccia che contiene una statua della Vergine.
È nota come l’oratorio di Marietta Viérin, costruito come offerta votiva nel 1950. E’ un ringraziamento alla Vergine per la protezione accordata alla sua famiglia, in particolare al figlio partigiano e al fratello, durante la Seconda guerra mondiale. Sopra l’oratorio si trova una croce portata dal reverendo Lettry e proveniente dal monumento del cimitero distrutto dalla valanga del 1970.

Ici plus qu'ailleurs, le patrimoine c'est sacré