L’oratorio di Plaré de l’Ar

L’oratorio di Plaré de l’Ar

Particolarmente suggestivo è il piccolo oratorio di Plaré de l’Ar, scavato in un grande masso posto lungo la strada che conduce all’Alpe Vieille.
Il 5 agosto di ogni anno la lunga processione che dalla chiesa sale al lago di san Grato si ferma lungo la via del ritorno davanti alla piccola nicchia che custodisce al suo interno una statua databile al XIX secolo raffigurante san Grato.
L’oratorio fu fatto realizzare nel 1863 da Marianna Moulin, una pia donna che viveva nel villaggio di Menthieu. Era molto devota e pregava sempre per i soldati morti in guerra. Si racconta che da giovane doveva andare a bagnare i prati anche di notte. Un giorno alcuni ragazzi malintenzionati decisero di farle paura, ma trovarono la donna attorniata da soldati che la proteggevano.
La roccia del Plaré de l’Ar reca incise molte croci, la cui origine è misteriosa. Alcuni ritenevano fossero legate alla vicenda di Marianna e le collegavano alla presenza notturna di fuochi fatui.
Altri le attribuivano ai pastori che le avrebbero incise per ingannare il tempo. Secondo altri ancora in questo luogo in inverno venivano posate le bare dei defunti che venivano trasportate dall’Alpe Vieille e per ogni bara veniva incisa una croce. 

Photo 1,3 © Roberta Bordon
Photo2 © Archives privés

 

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L’oratorio di Plaré de l’Ar

L’oratorio di Plaré de l’Ar

LON. 7.046266° LAT. 7.046266°

Ici plus qu'ailleurs, le patrimoine c'est sacré