Cappella di Planté

La cappella di Planté venne fondata il 15 settembre 1681 per volontà degli abitanti del villaggio e di quelli limitrofi di La Frassy, Cheserolles, Darbelley e Chez Carral. Come testimoniato dalla data che ancora oggi si legge incisa sul trave di colmo, la costruzione fu terminata nel 1683 e il 22 giugno dell’anno successivo il nuovo edificio, dedicato ai santi Bernardo e Agata, fu benedetto. Degni di nota nella storia di questa piccola cappella sono due eventi che hanno drammaticamente sconvolto la vita del villaggio. Il 20 febbraio 1843 una enorme valanga travolse le case di Chez Armand (che erano considerate sicure) poste a lato della cappella, provocando la morte di due persone (mentre quindici rimasero intrappolate per molte ore). Il 10 aprile 1918 una seconda valanga altrettanto rovinosa distrusse le abitazioni sull’altro lato, uccidendo quattro persone. In entrambe le occasioni, la cappella è rimasta miracolosamente intatta. 

 

Un tempo essa era sosta di alcune processioni tra cui quella in onore di san Marco, il 25 aprile, che partiva dal capoluogo e passava per Pont de Cheserolle, Planté, Gerbelle e ritorno, e quella delle Rogazioni che il lunedì scendeva dal capoluogo toccando i villaggi di Gerbelle, Planté, Prariond, Revers e ritorno. 

 

Restaurata nel 1867 e ancora in anni più recenti (1989-1990), essa custodisce al suo interno un pregevole altare barocco in legno policromo, risalente al terzo quarto del XVII secolo, verosimilmente realizzato contestualmente alla costruzione dell’edificio. Sulla volta dell’aula sono dipinti tre medaglioni raffiguranti i sacri cuori di Gesù e Maria e l’immagine del Pellicano che si squarcia il petto per nutrire i piccoli (simbolo del sacrificio di Cristo), accompagnata dall’iscrizione «Celeste Pélican aux sublimes amours, se donne à ses petits et les nouris de ses jours». 

 

Nell’ambito del progetto europeo Itineras-Passerelle, la cappella è stata oggetto di un intervento di manutenzione.

coup de coeur

Coup de coeur !

“Sono nata nel 1683, come testimonia la data incisa sul trave del mio tetto, su iniziativa di un gruppo di abitanti locali e dei villaggi vicini di La Frassy, Cheserolles, Darbelley e Chez Carral. Le stesse persone che, nel 1684, una volta terminata la mia costruzione, si sono incontrate per la seconda volta davanti a un notaio per assicurare, ciascuno con i propri mezzi e con grande sacrificio, una rendita per la mia manutenzione.
Due secoli dopo, nel 1867, è spettato al canonico Boson occuparsi del mio restauro e della mia decorazione, e, se non ricordo male, è stato in quel momento che la mia volta ha accolto i cuori sacri e il medaglione di fiori con il “Pellicano celeste dagli amori sublimi che si dà ai suoi piccoli e li nutre della propria vita”. Un omaggio a tutti quei fedeli dal gran cuore cui devo la mia presenza qui, oggi.”

Anecdote
LA CAPPELLA MIRACOLATA

Per ben due volte, nel 1843 e nel 1918, la cappella del villaggio di Planté è stata risparmiata dalle valanghe, mentre le case costruite ai suoi lati sono state spazzate via. La duplice protezione di sant’ Agata, solitamente invocata contro le calamità naturali, e di san Bernardo, patrono degli alpinisti e degli uomini di montagna, è probabilmente servita a qualcosa. Troverete i due santi raffigurati in bella vista sul dipinto d’altare insieme alla la Vergine con il Bambino e accompagnati dai santi Antonio, Giovanni Evangelista, Stefano, Carlo Borromeo e altri due santi, il cui nome è sconosciuto. Ma possiamo formulare anche un’altra ipotesi: forse è stato il bellissimo altare barocco della cappella, dotato di colonne tortili e della statua del Padre Eterno, a far sciogliere la neve con la sua vivace policromia e le sue sfavillanti dorature.

icon place

Cappella di Planté

CAPPELLA DI PLANTÉ
LOC. PLANTÉ

LON. 7.069458° LAT. 7.069458°

1648m

Altitudine

  • voiture
  • pied
  • velo

Accesso

Ici plus qu'ailleurs, le patrimoine c'est sacré