Il museo parrocchiale

Il museo parrocchiale

  Il museo d’arte sacra, riallestito nel 2013, espone una ricca collezione di arredi e suppellettili sacre appartenenti alla chiesa parrocchiale e alle cappelle. Nella vetrina principale, in posizione privilegiata, è posta la Vergine in trono col Bambino, databile alla fine del XIV secolo e appartenente all’arredo originale della chiesa insieme ai due angeli ceriferi, assegnabili al primo quarto del Quattrocento, ai quali il restauro ha restituito l’originale e raffinatissima policromia. Dell’arredo della chiesa di epoca barocca restano quattro statue lignee dall’altare maggiore, raffiguranti i santi valdostani Grato, Giocondo, Orso e Bernardo, datate 1679. A queste si affiancano, nella medesima vetrina, altre sculture di santi, risalenti ai secoli XVII-XVIII e appartenenti all’arredo delle cappelle, in particolare di quelle sconsacrate come Beauregard, Surier, Usellières e Fornet.    Espressioni di devozione mariana sono le sculture collocate nella vetrina a destra dell’ingresso, tra cui una delicatissima Pietà cinquecentesca e l’immagine coinvolgente della Vergine assunta, un tempo collocata al culmine dell’altare settecentesco della cappella di Fornet.  La vetrina centrale mostra le suppellettili processionali della chiesa. Antichissima è la croce astile databile alla fine del XIII secolo (precedente quindi alla costituzione della parrocchia). Risale invece al 1440-1450 la croce astile posta al centro, recante sul recto il Cristo crocifisso al centro e le figure della Vergine e di san Giovanni alle estremità dei bracci, e sul retro i simboli degli evangelisti disposti intorno al castone centrale. Quest’ultimo era impreziosito da una piccola pergamena miniata, databile al 1480 circa, raffigurante la Madonna con il Bambino, verosimilmente aggiunta in epoca successiva. La forma tubolare contraddistingue la terza croce, opera d’importazione proveniente con ogni probabilità dalle Fiandre, databile tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo.    In una vetrina dedicata, sinistra dell’ingresso, sono presentate le oreficerie sacre, devozionali e liturgiche, tra cui quattro preziose cassettine in lamina metallica, destinate alla conservazione e all’esposizione ai fedeli delle reliquie. Frammenti del corpo di san Grato, patrono della parrocchia, erano custodite sia nel reliquiario a cassetta, databile alla seconda metà del XV secolo, sia in quello assegnabile al primo quarto del XVI secolo, recante placchette dorate con le figure della Vergine e dei santi Grato e Giocondo. È inoltre esposta una cospicua serie di vasi sacri (cinque calici, una pisside e un ostensorio), realizzati da argentieri francesi nell’ultimo quarto del XVII secolo.  Photos © Regione autonoma Valle d’Aosta, Archivio Soprintendenza per i beni e le attività culturali, Cesare Diego.  

Ici plus qu'ailleurs, le patrimoine c'est sacré