Antico percorso del “quartier d’amont” (alta Valgrisenche)

Mulattiere e sentieri univano i diversi villaggi dell’alta Valgrisenche e conducevano agli alpeggi e ai colli intervallivi. La costruzione della diga di Beauregard negli anni Cinquanta del XX secolo ha cancellato insieme alle case e alle cappelle, anche una parte di questa straordinaria rete viaria, sostituita da una strada a mezza costa che consentiva di raggiungere la sponda sud del bacino. Con la riduzione della portata del lago artificiale e nell’ottica di una valorizzazione dell’Alta Valgrisenche, facilitata ora anche dall’abbassamento del muro di contenimento del bacino avvenuto negli anni 2011-2015, è stato possibile grazie al progetto Itineras Passerelle 2022 ripristinare uno di questi antichi percorsi.

Il tracciato si sviluppa sulla sinistra orografica dell’alta Valgrisenche. Superate le ultime case dell’assolato villaggio di Bonne a 1810 m. slm ha inizio la mulattiera che nel primo tratto si mantiene dolcemente in quota procedendo tra campi e distese prative. Essa prosegue addentrandosi in una zona boscosa e poi in una pietraia dove si alternano dei saliscendi talvolta anche ripidi. La natura selvaggia e incontaminata e la presenza in basso dello specchio d’acqua del bacino artificiale, che immobile e silente nasconde le case perdute per sempre di Beauregard, di Suplun e Menthieu, rende estremamente suggestiva questa seconda parte del percorso.

Usciti dal bosco il sentiero continua con una serie di tornanti che in leggera discesa conducono poco sopra le sponde del lago fin dove esso, con l’attuale capienza, estende il suo limite estremo. Il tracciato si riappropria quindi del fondo valle per raggiungere le fascinose rovine di Fornet. Un tempo la strada attraversava nel centro il grande e popoloso villaggio, mentre oggi, per ragioni di sicurezza, esso lo costeggia all’esterno, lasciando il tempo, da lontano, di immaginare la bellezza dell’antica chiesa e di rievocare il ricordo dei suoi abitanti che un tempo – secondo quanto si racconta- scendevano al capoluogo alla messa domenicale e poi ritornavano a casa sempre cantando.

Dopo Fornet la mulattiera prosegue in leggera salita attraverso i prati per raggiungere la cappella di Châtelet, costruita nel 1959 in ricordo dei villaggi sommersi. Poco dopo il sentiero giunge al termine e si innesta sulla strada asfaltata per raggiungere dopo una breve discesa le case di Surier e poi, superato il ponte, quelle di Usellières. Il ritorno può avvenire sul medesimo tracciato oppure dopo l’abitato di Usellières, si può rimanere sulla destra orografica percorrendo una pista sterrata, creata originariamente per i lavori di abbassamento e manutenzione della diga, che conduce fino al muro della diga. Da lì, è possibile poi risalire a Bonne creando un percorso circolare di circa 15 Km.

Lungo l’antico tracciato una serie di pannelli informativi illustra la storia di questa parte di territorio trasformata e sconvolta dalla costruzione della diga. Dei piccoli pannelli in legno disposti lungo la pista sterrata segnalano invece la localizzazione dei villaggi sommersi.

Anecdote : Dei villaggi sommersi

Lungo l’antico tracciato una serie di pannelli informativi illustra la storia di questa parte di territorio trasformata e sconvolta dalla costruzione della diga. Dei piccoli pannelli in legno disposti lungo la pista sterrata segnalano invece la localizzazione dei villaggi sommersi.

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Antico percorso del “quartier d’amont” (alta Valgrisenche)

VALGRISENCHE
11010 VALLÉE D’AOSTE
ITALIE

1234m

Dénivelé

  • novoiture
  • pied
  • velo

Accesso

Ici plus qu'ailleurs, le patrimoine c'est sacré