Chiesa Saint-Gervais Saint Protais
IL TEMPO HA FATTO IL SUO CORSO
Tra gli elementi degni di nota, è possibile ammirare il mio altare maggiore, scampato all’incendio del 1792 e restaurato da Jean Eichorn all’inizio del XIX secolo. Al di là dei secoli e delle culture, quest’opera ha anche ispirato il sacerdote domenicano Kim En Joong, responsabile delle mie nuove vetrate, che ne parla in questi termini: “Che le mie vetrate possano entrare in armonia con l’altare in stile barocco savoiardo che in chiesa inneggia alla gioia e alla fede viva.
Coup de coeur !
LA CHIESA DI SAINT-GERVAIS MONT-BLANC, COME IL PRIMO GIORNO
“Ammettetelo! Dopo aver visto il mio campanile ergersi orgogliosamente e la mia splendida facciata esterna, dopo esservi soffermati sui miei quadri, le mie vetrate e il mio altare, vi siete detti che, a dispetto dei miei 400 anni, sono particolarmente ben conservata! Sarebbe giusto dire che sono stata particolarmente ben restaurata. Questo lavoro, svolto da marzo a dicembre del 2016, nell’ambito del progetto Itineras, è stata una vera e propria cura rigenerante. E non saranno di certo le policromie originali ritrovate sulle mie pareti interne o la litra funeraria scoperta sotto l’intonaco della mia facciata a contraddirmi. Per loro, si tratta di una rinascita! No, davvero, se potessi osare, direi che un aspetto così giovanile è il frutto di un miracolo.
Ma ciò non renderebbe giustizia alla verità. La mia bellezza ritrovata la devo a tutti coloro che, da una parte e dall’altra del confine, si sono mobilitati senza badare a spese. Analogamente a quanto hanno fatto i nostri antenati nel 1696 per la mia costruzione, sotto la direzione dei maestri muratori valsesiani Jean de la Vougnaz e Pierre de l’Eglise, assistiti da Pietro Rosso e Antonio Janetta. ”
“Ammettetelo! Dopo aver visto il mio campanile ergersi orgogliosamente e la mia splendida facciata esterna, dopo esservi soffermati sui miei quadri, le mie vetrate e il mio altare, vi siete detti che, a dispetto dei miei 400 anni, sono particolarmente ben conservata! Sarebbe giusto dire che sono stata particolarmente ben restaurata. Questo lavoro, svolto da marzo a dicembre del 2016, nell’ambito del progetto Itineras, è stata una vera e propria cura rigenerante. E non saranno di certo le policromie originali ritrovate sulle mie pareti interne o la litra funeraria scoperta sotto l’intonaco della mia facciata a contraddirmi. Per loro, si tratta di una rinascita! No, davvero, se potessi osare, direi che un aspetto così giovanile è il frutto di un miracolo.
Ma ciò non renderebbe giustizia alla verità. La mia bellezza ritrovata la devo a tutti coloro che, da una parte e dall’altra del confine, si sono mobilitati senza badare a spese. Analogamente a quanto hanno fatto i nostri antenati nel 1696 per la mia costruzione, sotto la direzione dei maestri muratori valsesiani Jean de la Vougnaz e Pierre de l’Eglise, assistiti da Pietro Rosso e Antonio Janetta. ”
Anecdote
IL LUTTO È STATO PORTATO PER OLTRE 400 ANNI
Anecdote
IL LUTTO È STATO PORTATO PER OLTRE 400 ANNI
Scoperta durante i lavori di restauro, la banda funeraria dipinta della famiglia Anselme, signori di Montjoie, ha riportato alla luce questa usanza, un diritto feudale soppresso durante la Rivoluzione francese.
Essendo di carattere provvisorio, sono rimaste solo poche bande funerarie dipinte. Quella di Pierre Anselme, protetta dall’intonaco della facciata, è stata una grande scoperta.
Chiesa Saint-Gervais Saint Protais
CHIESA DI SAINT-GERVAIS
AVENUE DU MONT D’ARBOIS,
74170, SAINT-GERVAIS MONT-BLANC
LON. 6,71124090605° LAT. 6,71124090605°
Altitudine
Accesso
APERTURA TUTTI I GIORNI:
08:00 – 19:00
INGRESSO LIBERO